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I Gosho sono gli scritti di Nichiren Daishonin.
Li troviamo sotto forma di lettere o trattati e il loro numero è di svariate decine.
Nell'edizione italiana sono raccolti in nove volumi, qui scaricabili integralmente.
Le lettere sono lezioni e incoraggiamenti inviati personalmente ai vari amici e discepoli.
I trattati sono insegnamenti o rimostranze al governo e ai reggenti di allora.
I Gosho costituiscono la base della dottrina buddista e anche un mezzo rapido ed efficace per ricevere risposte a problemi e a interrogativi personali.
Viene suggerito di leggerli ad alta voce come se fossero stati scritti a noi di persona.
Lo studio del Gosho è parte integrante e imprescindibile della pratica buddista e ne costituisce uno dei tre pilastri fondamentali (fede, pratica e studio).
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Principi
La recitazione di Nam-myoho-renge-kyo è la pratica principale del Buddismo di Nichiren Daishonin. Myoho-renge-kyo è il titolo (Daimoku) del Sutra del Loto, al quale il Daishonin ha aggiunto il prefisso Nam,che significa “dedicare la vita”. Il significato letterale di Nam-myohorenge-kyo è quindi il seguente: “dedico la mia vita alla mistica Legge del loto ” o “dedico la mia vita alla mistica Legge di causa ed effetto ”. In pratica, recitare Nam-myoho-renge-kyo risveglia il mondo di Buddità inerente alla nostra vita e lo fa risuonare con la Buddità dell’universo.
Per capire cosa significa "Buddità" (stato vitale che si serve dei nove Mondi per costruire un’identità salda, una forza vitale senza limiti, una libertà assoluta e una felicità indistruttibile) Vi presentiamo una serie di principi da seguire e Vi proponiamo un piccolo glossario degli ideogrammi per comprendere i termini utilizzati nelle prossime pagine (ognuna contraddistinta da un'immagine sottoistante.
La parola Daimoku è formata da due ideogrammi: dai, che significa"titolo", e moku, "occhio". Nel dizionario giapponese la definizione di Daimoku è: "Il contenuto di un libro o di un trattato espresso in sintesi". Il Daimoku, nel Buddismo del Daishonin, è Nam-myoho-renge-kyo, che Nichiren pronunciò per la prima volta il 28 aprile 1953.Spesso con la parola Daimoku si indica erroneamente il titolo del Sutra del Loto, che è Myoho-renge-kyo, ma in realtà il Daimoku è molto di più di un semplice titolo: Nam-myoho-renge-kyo è la Legge, il nome del Budda - questo diceva Toda - e infatti la recitazione di Nam-myohorenge-kyo è la "pratica" della scuola Nichiren.