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I Gosho sono gli scritti di Nichiren Daishonin.
Li troviamo sotto forma di lettere o trattati e il loro numero è di svariate decine.
Nell'edizione italiana sono raccolti in nove volumi, qui scaricabili integralmente.
Le lettere sono lezioni e incoraggiamenti inviati personalmente ai vari amici e discepoli.
I trattati sono insegnamenti o rimostranze al governo e ai reggenti di allora.
I Gosho costituiscono la base della dottrina buddista e anche un mezzo rapido ed efficace per ricevere risposte a problemi e a interrogativi personali.
Viene suggerito di leggerli ad alta voce come se fossero stati scritti a noi di persona.
Lo studio del Gosho è parte integrante e imprescindibile della pratica buddista e ne costituisce uno dei tre pilastri fondamentali (fede, pratica e studio).
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Principali ideogrammi e loro significato
Nam Namu (abbreviato in nam)
deriva dal sanscrito namas, che significa lode, onore, devozione, e viene tradotto come “dedicare la propria vita”. Il suo significato è duplice: da un lato significa entrare in armonia con la Legge, dall’altro significa attingere da questa fusione l’energia e la saggezza necessarie a superare le difficoltà della vita.
Ho (insanscrito Dharma)
si traduce in “Legge” e rappresenta tutti i fenomeni dell’universo, sia materiali che spirituali, che traggono sostanza da quell’essenza
Myo-ho
Letteralmente myo-ho significa “mistica Legge”. Myo (in sanscrito sad) si traduce con: mistico, senza pari, insondabile; rappresenta l’essenza della stessa vita.
Ren-ge
è il fiore di loto, e rappresenta il principio di simultaneità di causa ed effetto (il loto è l’unica pianta in cuiil fiore e il frutto compaiono simultaneamente).
Kyo
questo carattere venne usato per tradurre il sanscrito sutra (sermone), che è l’insegnamento della Legge..
Daimoku
Daimoku è formata da due ideogrammi: dai, che significa"titolo", e moku, "occhio". Dai indica l'azione di estrarre il succo di ualcosa. Nel dizionario giapponese la definizione di Daimoku è: "Ilcontenuto di un libro o di un trattato espresso in sintesi". Spesso con la parola Daimoku si indica erroneamente il titolo del Sutra del Loto, che è Myoho-renge-kyo.