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I Gosho sono gli scritti di Nichiren Daishonin.
Li troviamo sotto forma di lettere o trattati e il loro numero è di svariate decine.
Nell'edizione italiana sono raccolti in nove volumi, qui scaricabili integralmente.
Le lettere sono lezioni e incoraggiamenti inviati personalmente ai vari amici e discepoli.
I trattati sono insegnamenti o rimostranze al governo e ai reggenti di allora.
I Gosho costituiscono la base della dottrina buddista e anche un mezzo rapido ed efficace per ricevere risposte a problemi e a interrogativi personali.
Viene suggerito di leggerli ad alta voce come se fossero stati scritti a noi di persona.
Lo studio del Gosho è parte integrante e imprescindibile della pratica buddista e ne costituisce uno dei tre pilastri fondamentali (fede, pratica e studio).
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Le tre grandi Leggi segrete sono:
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l’oggetto di culto (honmon nohonzon)
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l’invocazione o Daimoku (honmon no daimoku)
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e l’alto santuario (honmon no kaidan).
Il termine honmon significa “essenziale” ma, in questo contesto non si riferisce all’ “insegnamento essenziale” del Sutra del Loto inteso come i secondi quattordici capitoli del sutra, bensì alla sua dottrina fondamentale che, come Nichiren insegnò, è «nascostanelle profondità del capitolo Juryo (Durata della vita del Tathagata)»(SND, 1, 74). Si chiamano leggi “segrete” perché né Shakyamuni né isuoi successori, in India o in Cina, le rivelarono mai esplicitamente; esse rimasero celate nel testo del sedicesimo capitolo del Sutra del Lotosino a quando non furono rivelate da Nichiren Daishonin.
Inoltre siconsiderano “segrete” perché vanno oltre le capacità di comprensionedei comuni mortali.
L'oggetto di culto (il Dai-Gohonzon)
il Daishonin la iscrisse nel 12 ottobre 1279 e possiede i due aspetti della persona e della Legge. L’oggetto di culto nei termini della persona è Nichiren Daishonin, il Budda originale del tempo senza inizio. L’oggetto di culto nei termini della Legge è Nam-myoho-renge-kyo, il principio intrinseco in tutti i fenomeni dell’universo. Il Gohonzon rappresental’unicità di Legge, Nam-myoho-renge-kyo, e persona, il Daishonin che manifestò la Legge nella sua vita.
il Daimoku (o invocazione di Nam-myohorenge-kyo)
letteralmente significa dedicare (nam) la propria vita a Myoho-renge-kyo. Il Daimoku corrisponde alla saggezza della Legge mistica. Anche questa seconda Legge ha due aspetti: il Daimoku della fede e quello della pratica. Il primo significa credere nel Gohonzon e il secondo significa recitare e insegnare agli altri.
L’alto santuario
corrisponde ai precetti. Osservare i precetti nel Buddismo significa “impedire l’errore e fermare il male dentro di sé”. Kaidan, il termine giapponese per santuario, in origine denotava il palco per l’ordinazione di coloro che facevano voto di osservare i precetti monastici. Ma nel Buddismo di NichirenDaishonin l’unico precetto o regola è abbracciare il Gohonzon e recitare Nam-myoho-renge-kyo. Perciò il luogo in cui si recita Nam-myohorenge-kyo al Gohonzon è l’alto santuario. Anch’esso ha due aspetti: il santuario specifico, quello che sarà eretto al tempo di kosen-rufu secondo le istruzioni di Nichiren e dove dovrà essere custodito l’oggettodi culto da lui iscritto per tutta l’umanità, e il santuario generale, che è qualsiasi luogo in cui si recita davanti a un Gohonzon.
Approfondimenti
Poiché, come abbiamo visto, ognuna di queste tre grandi Leggi ha due aspetti, il ventiseiesimo patriarca Nichikan Shonin (1665-1726) le definì anche sei grandi Leggi segrete; inoltre poiché l’invocazione di Nammyoho-renge-kyo è diretta verso l’oggetto di culto e l’alto santuario è costruito per alloggiare l’oggetto di culto, quest’ultimo, il Gohonzon, comprende in sè le tre grandi Leggi segrete e per questo viene chiamato l’Unica grande Legge segreta.
Nel corso della sua vita Shakyamuni espose un enorme numero diinsegnamenti, preparandosi a rivelare il suo messaggio fondamentale nel Sutra del Loto. E poiché nel sutra sono implicite le tre grandi Leggisegrete, i discepoli diretti di Shakyamuni furono in grado di ottener l’Illuminazione attraverso di esso. Ma, nell’Ultimo giorno della Legge, il periodo che inizia duemila anni dopo la morte di Shakyamuni, le condizioni del mondo erano tali che le persone non potevano piùottenere l’ Illuminazione attraverso il Sutra del Loto così come Shakyamuni lo aveva insegnato. Perciò Nichiren Daishonin decise di rivelare esplicitamente le tre grandi Leggi segrete. La Legge che permise a Shakyamuni di ottenere l’Illuminazione nel remoto passato è la verità fondamentale senza inizio né fine che Nichiren Daishonin definì Nam-myoho-renge-kyo delle tre grandi Leggi segrete. Nichiren materializzò la sua stessa vita nella forma del Gohonzon e insegnò che, abbracciandolo, tutte le persone possono manifestare il loro Buddismo innato. Tradizionalmente, nel Buddismo ci sono tre tipi di discipline in cui i praticanti dovrebbero perfezionarsi sempre di più: i precetti, la meditazione e la saggezza. Secondo Nichiren, nell’Ultimo giorno della Legge, esse corrispondono alle tre grandi Leggi segrete:
i precetti corrispondono all’ alto santuario
la meditazione all’oggetto di culto
e la saggezza all ’invocazione o Daimoku.