Il buddismo è una disciplina quotidiana relativamente semplice da praticare autonomamente o in gruppo. Si tratta di recitare quotidianamente l'invocazione Namu-myo ho-ren ge-kyo ad alta voce in maniera scandita, vibrata, continuativa e per alcuni minuti fino a far scorrere e aumentare la propria forza vitale.
Questa recitazione è chiamata Odaimoku
Oltre a ciò, una volta al mattino e una volta alla sera, si recitano dei brani del sutra del loto, questa recitazione è chiamata gongyo. Inoltre la pratica nel buddismo di Nichiren Daishonin si può dividere in due parti: pratica per sé e pratica per gli altri.
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La pratica per sé
è la recitazione di namu-myoho-renge-kyo (Odaimoku) e di due capitoli principali del sutra del loto (gongyo).
La pratica per gli altri
consiste nel diffondere il messaggio buddista (shakubuku) offrendo agli altri uno strumento per migliorare la loro vita. È un mezzo anche per sviluppare la compassione individuale e usare la propria vita, ogni situazione della propria vita, per gli altri. Desiderare che tutte le persone, senza alcuna eccezione, diventino felici.
L'efficacia della preghiera dipende da quanto è profondo e forte il desiderio della felicità delle altre persone.
Le riunioni o le recitazioni si svolgono generalmente in piccoli gruppi che si ritrovano alla sera in case private. A volte si svolgono incontri territoriali in sale pubbliche. In genere prima si recita per una mezzora o un’ora e poi si studiano dei brani del gosho o dei principi filosofici a cui segue una breve discussione o una sessione di domande e risposte. Spesso vengono raccontate le esperienze di trasformazione della vita dei praticanti e ci si incoraggia vicendevolmente.